TIZIANO MOTTOLA

Centrocampista
Nato a Roma il 6 luglio 1986
Esordio in A: -

2001-02 ROMA A 0 0 0 0
2002-03 ROMA A 0 0 0 0
2003-04 OSTIAMARE D 17 0
2004-05 OSTIAMARE D 1 0
Gen. '05 ROMA A 0 0 0 0
2005-06 ROMA A 0 0 0 0
2006-07 SAN MARINO C1 6 0
2007-08 SAN MARINO C2
(legenda)

Mercoledì, quando a undici minuti dalla fine Alberto De Rossi ha richiamato Loris Lorini senza far entrare l’unico attaccante seduto in panchina, il sedicenne Della Penna la Roma conduceva per due a zero, l’Arezzo aveva da tempo deposto le armi, e sulle tribune si temeva che l’umidità sarebbe stata l’unica cosa degna di nota di lì a fine gara. A smentire le previsioni, proprio il ragazzo subentrato con la maglia numero quindici, Tiziano Mottola, che, avuto a malapena il tempo di toccare un paio di palloni, al 36’ ha lasciato partire un potente destro da fuori area che si è infilato all’angolino basso, dopo aver carezzato il palo alla destra del portiere. Un gol bello, inatteso e probabilmente anche inutile, ma festeggiato come se avesse deciso una qualificazione o una finale, visto che l’autore non era mai andato a segno nel massimo campionato giovanile.

È poco meno di un anno che Mottola fa parte della primavera giallorossa, un periodo che gli è stato sufficiente per vincere uno scudetto e un titolo d’inverno, che non varrà nulla di nulla, ma è l’unica cosa che ci si può aggiudicare tra ottobre e dicembre. Alla cavalcata di questi mesi ha partecipato da comprimario, altrimenti detto attore decisamente non protagonista: ventuno minuti alla prima giornata, venti nella gara successiva, poi tanta panchina, fino al terzo spezzone di gara di due giorni fa. A farlo scalare da prima a seconda riserva per il reparto mediano, un ragazzo che rispetto a lui ha due anni in meno ma una lunga militanza in nazionale in più, Simone Palermo, passato dagli allievi alla primavera praticamente senza conoscere la panchina, visto che l’unica gara in cui non ha giocato neppure un minuto l’ha saltata per infortunio. Mentre Mottola, che negli allievi della Roma giocava poco, era stato svincolato e tesserato dall’Ostiamare, prima di tornare a Trigoria nell’autunno scorso. Doveva mantenere la forma per trovarsi una nuova sistemazione, la sua tenacia ha convinto Bruno Conti, che gli ha offerto sei mesi di ingaggio per dimostrare il suo valore, prima della riconferma tramite precontratto, firmato in estate. Centrocampista intelligente ed ordinato, dotato di tecnica, lancio e perizia balistica da palla inattiva, era stato preso per sostituire Leandro Greco, che lo scorso anno ha saltato cinque mesi di campionato e quest’anno neppure una gara: mercoledì, dopo il tre a zero, si era liberato molto bene, rischiando di trovare il poker con un altro bel tiro, deviato tra le mani alzate del portiere dall’anca di un avversario. E dopo aver fatto poker, come è logico, ci si sente molto più rilassati nell’attendere che venga nuovamente il proprio turno. (Francesco Oddi - 15 dicembre ’05)